sabato 15 luglio 2017

Prima Bici Da Corsa

Dopo aver fatto i primi kilometri con le bici che troviamo in cantina o che ci vengono imprestate, un notevole passo avanti sarà quello di acquistare una NOSTRA Bici da corsa, della nostra taglia, e sopratutto che riscontri i nostri gusti.
Prima di parlare di taglie e tecnicismi vari mi sembra sensato parlare un po' dei tre principali tipi di telai che possiamo trovare nei negozi.

Inizierei con i telai detti "Areo", questi telai, di solito in carbonio, sono studiati per essere più, come fa intuire il nome, areodinamici possibile e si riconoscono per avere un design iper moderno, tubi abbastanza squadrati con superfici piatte, solitamente, con ruote ad alto profilo* e tubo orizzontare parallelo al suolo o con una inclinazione scarsa, ma l'elemento che, secondo me, è più caratteristico di questo tipo di telaio è che la ruota va quasi a incastrarsi nel tubo piantone* per via del carro posteriore* molto corto, il che rende la bici più reattiva ma più rigida, questo però non significa che queste bici siano "scomode".

Questa Giant Propel Advanve 1+ del 2017 è un esempio di Areo Bike

Il secondo tipo di telai che troviamo in negozio sono i "Race" dal design abbastanza classico (magari cambia un po' il carro posteriore) quindi con tubature genericamente più piccole rispetto alle "Areo", questi telai si trovano nei negozi allo stesso modo con materiali diversi (carbonio, alluminio, ibrido* e un po' più raramente acciaio), il tubo orizzontale, come le "Areo", può essere parallelo al terreno come inclinato, queste bici si trovano con tutti i tipi di profilo ruota. La grossa differenza visibile dalle "Areo" è che la ruota posteriore si avvicina solamente senza obbligare il tubo piantone a cambiare dimensione, questo è per via di un carro posteriore leggermente più lungo ma che comunque fa mantenere alla bici una grande reattività mentre la rigidità dipende dal materiale e dal disegno del telaio.


Questa Cube Litning C68 SLT del 2016 è un esempio di Race Bike

Terzo e ultimo tipo di telai che vado ad illustrarvi sono i cosiddetti "Endurance" che assomigliano in tutto e per tutto (tubature, materiali, ruote e gruppi) alle race ma sono studiate in modo da permetterci di fare più kilometri possibile senza affaticarci la schiena (credevate le gambe eh??!!) e le braccia. In che modo? Con il carro posteriore più lungo delle "Race" e con meno scarto sella manubrio*. Queste due, visivamente, piccole modifiche fanno si che il telaio trasmetta un po' meno vibrazioni al ciclista (carro posteriore allungato) e fanno assumere una posizione un po' più comoda in quanto lo scarto è inferiore. Queste sono le bici che si vedono maggiormente in giro per via dei vantaggi indicati sopra, con questo però non intendo assolutamente dire che gli altri due tipi di telaio siano scomodi, anzi, in vari forum ho letto di bici "Areo" e "Race" che permettono lunghe uscite senza fastidiosi dolori.
Questa Trek Domane S4 del 2017 è un esempio di Endurance Bike

Dopo aver fatto una breve panoramica sui tipi di telaio che troviamo in negozio (potremmo trovarne altri due tipi "Crono" e "Triathlon" ma non mi sembra il caso di descriverle perchè non sarebbero delle buone prime bici in quanto ultra specifiche) passiamo alla scelta della taglia, si può procedere un tre modi:
1. Facendo una visita biomeccanica
2. Calcolandola
3. Affidandosi alle tabelle dei produttori.

La visita biomeccanica è una visita medica che ci permette di sapere in una sola volta tutti i parametri per avere luna pedalata efficace e la posizione più corretta in bici, quindi misura telaio, altezza e arretramento sella e inclinazione manubrio (quest'ultimo è un parametro che andremo a vedere poi quando saremo abbastanza esigenti in sella)

Per quanto riguarda il calcolo della misura del telaio è più semplice di quanto sembri, bisogna misurare l'altezza del proprio cavallo e moltiplicarlo per 0,65. Ad esempio io ho il cavallo che misura 86, lo moltiplico per 0,65 e il risultato è 55,9 quindi 56. Questo dato, 56, è la taglia della bici che dovrò acquistare.

Affidandosi, invece, alle tabelle dei produttori funziona allo stesso modo dei vestiti come ad esempio questa tabella della Wilier triestina


Bene! una volta capito che tipo di bici posso trovare nei negozi e di quale taglia prendere non resta che andare e comprare la propria bici. Però, ricordate, che possiamo comprare la bici più figa, leggera e prestazionale del mondo ma la vera differenza la fanno le gambe!! quindi allenarsi, allenarsi ,allenarsi!!!
anche perchè siamo #ciclociccioni!!

P.S. per quanto riguarda i parametri di altezza e arretramento sella e inclinazione manubrio non bisogna preoccuparsi più di tanto, perchè di solito, quando si intende comprare una bici da corsa, il meccanico del negozio  vi farà sedere su un simulacro di biciletta per prendere le misure dei parametri sopra indicati.

*Ruote ad alto profilo: le ruote si dividono in tre macrocategorie Basso, Medio ed Alto profilo, per profilo si intende il profilo dove anno sede i nippli (fissaggio del raggio al cerchio), questa divisione è in base all'altezza dello stesso.




*Il tubo piantone è il tubo verticale dove si innesta il tubo reggisella

*Il carro posteriore è quell'insieme di tubi sottili che si innestano sul tubo piantone e formano la "forcella posteriore"

*I telai ibridi sono quei telai composti da più materiali come ad esempio cabonio-alluminio

*Lo scarto sella consiste nel dislivello che si crea tra la sella ed il manubrio


#ciclociccione

martedì 11 luglio 2017

Che Fatica!!!

Che fatica!!
Per noi #ciclociccioni è la frase che, sicuramente, ci ronza in testa ogni volta che usciamo in bici! Però è una fatica che diminuisce ad ogni uscita, quindi teniamo duro! È importante trovare una costanza di allenamento per aiutare le gambe a pedalare sempre meglio.
Mi raccomando, se, come me, notate di avere una gamba più debole dell'altra non commettete l'errore di spingere tanto con la gamba forte, perché, così facendo,  non livellerete mai la forza delle gambe e il divario crescerebbe sempre di più!
Quindi continuiamo a insistere e a pedalare a dai che piano piano la fatica diminuirà!

sabato 1 luglio 2017

Come iniziare

Questo post apre ufficialmente #ciclociccione e quale modo migliore per iniziare se non "come iniziare a pedalare"?
La bici per iniziare?
Non vi starò a dire di prendere una bici con telaio di chissà quale materiale, quale gruppo componenti* avere, quali ruote montare, se è meglio una bici nuova o una usata. Semplicemente credo che per iniziare a pedalare basti una bici della misura giusta o almeno che ci permetta di pedalare senza essere troppo scomodi. Io ad esempio ho ricominciato con una Bianchi Livigno del 1984, non certo una super bici da 7 Kg!
Come scelgo la misura della bici?
Sicuramente scegliere una giusta taglia della bicicletta ci aiuta a non far scemare l'entusiasmo di pedalare nei primi 5 minuti di uscita. Per quanto riguarda le taglie indicativamente si seguono i dati della tabella che segue:
  
Però questo vale se dovete comprare una bici, se invece avete una bici in cantina che è li solo a prendere polvere va benissimo quella! Ovviamente se è la bici di vostra nonna alta 1 metro e 40 e voi siete quasi due metri sconsiglio l'utilizzo però se siete alti come me, 1 metro e 86 (quindi per voi la taglia per una bici da città ideale è la 50) può anche andare bene la bici di vostro padre che è alto 15 centimetri in meno oppure va anche bene la bici del vostro amico gigante alto più di due metri. l'importante è sempre adattare l'altezza della sella affinchè si riesca a pedalare bene.
Che percorsi conviene fare e come? 
Per inizare a pedalare, secondo me, non conviene buttarsi subito sulle supersalite tipo Passo dello Stelvio (se ci provate e ci riuscite sappiate che vi invidio tantissimo!!) l'ideale è fare giri sulle ciclabili più vicine a voi in piano o con delle salite facili facili. Per quanto riguarda la durata dipende da voi, considerate che per avere un effetto allenante è meglio fare giri che durino più di mezz'ora, cercando di mantenere la velocità e la frequenza di pedalata più costante possibile. Per fare qualche esempio di uscita un bel giro è quello di fare, se come me abitate a Torino, tutto il giro attorno al Po partendo dalla passerella Turin Marathon fino ad arrivare al ponte Umberto I e tornare fino al punto di parteza. Se però non vi va di pedalare dentro torino potete sempre prendere le ciclabili che portano fuori, come ad esempio la ciclabile Torino - Pinerolo.
Quante uscite è meglio fare?
Il più possibile! Però immagino che non si riesca ad andare a pedalare tutti i giorni quindi, per far si che le nostre uscite servano come allenamento, oltre a frequenza pedalata e velocità costante, è importante farlo per minimo 3 volte alla settimana.  
Bene una volta capito con cosa, dove e come pedalare non resta altro che PEDALARE!!


*Per gruppo componenti si intende l'insieme di movimento centrale, leve freno, comandi cambio di una marca (Campagnolo, Shimano, ecc. ecc)

Ciao a tutti


Ciao a tutti!
Mi presento mi chiamo Simone e mi sto avvicinando al mondo del cicloamatore e volevo condividere un diario della mia esperienza.
Onestamente ho quasi sempre pedalato, ma mai con l'ottica di allenamento, obiettivi, scelte tecniche, ho sempre pedalato, da ragazzino, per divertimento, del tipo "io sono più veloce di te gne gne gne", e poi, cresciuto, per necessità di  spostarmi autonomamente; fino alla mia prima automobile che mi ha tolto l'esigenza di pedalare per spostarmi.
Allora come mai questa ritrovata passione per la bici?
Beh sinceramente per una serie di fatti che, capitati tutti insieme nello stesso periodo, hanno riacceso questa passione.
Volete sapere i fatti scatenanti?
Bene, credo che la prima "causa" sia stato il Giro d'Italia 100 con le crono di Doumulin, la vittoria di Nibali sullo Stelvio ma soprattutto le fughe, sfortunate, di Landa che mi hanno letteralmente esaltato (ho sempre guardato Giro e Tour ma mai come quest'anno, e il '98, mi ha esaltato una corsa ciclistica). La riscoperta, grazie alle telecronache delle tappe rosa, di personaggi, imprese e curiosità riguardanti le due ruote. Il Giro è capitato poco dopo la fine della stagione  rugbistica (ah si, dimenticavo, sono un rugbista!) più dura, sfortunata e sfibrante a cui abbia mai partecipato che mi ha portato a dubitare sul proseguio della mia storia ovale, poi mettiamoci la noia per un periodo di inattività lavorativa e una bici parcheggiata sotto il balcone di casa e voilà riaccesa la passione per le due ruote.
Perché #ciclociccione?
Beh #ciclociccione per il semplice fatro che adesso che ho ricominciato a pedalare sono 1 e 86 per 115 kili e anche volendo fare una dieta tosta non credo di poter mai scendere sotto gli 80 kg quindi... #ciclociccione

Prima Bici Da Corsa

Dopo aver fatto i primi kilometri con le bici che troviamo in cantina o che ci vengono imprestate, un notevole passo avanti sarà quello di a...